Izzeddin Elzir sul “Futuro che sogniamo al tempo del Coronavirus”

Pubblicato il 10.04.2020

Il 7 aprile Izzeddin Elzir, imam di Firenze e vicepresidente della FSD, era in diretta sulla pagina FB di Economia e Spiritualità per la rubrica “Il futuro che sogniamo al tempo del Coronavirus”. Di seguito alcuni passi del suo intervento.

Nei momenti difficili riscopriamo la nostra umanità e facciamo passi avanti verso la solidarietà umana. Non dobbiamo prendere questo periodo come un castigo, è un momento di riflessione e credo che dobbiamo approfittarne imparando a conoscere meglio la nostra famiglia e i nostri vicini.

In questo periodo dobbiamo cessare di essere strumenti in balia della tecnologia e della rete e tornare alle origini, quando era la tecnologia ad essere uno strumento a servizio dell’umanità. Questi passaggi non sono scontati ed è in questo particolare momento che dobbiamo fare il jihad, vale a dire uno sforzo. Ci tengo a precisare che la parola jihad per l’Islam sta a indicare quello sforzo che facciamo per migliorarci ed essere fedeli migliori. Lo sforzo che attualmente dobbiamo fare è quello di andare oltre alle nostre paure, legittime, e pensare al prossimo. Dobbiamo imparare a desiderare per il prossimo quello che desideriamo per noi stessi.

C’è un detto del Profeta Mohamed – la pace sia con Lui – che dice “Il migliore fra la gente è colui che è più utile alla gente”. Nel nostro Paese e nel mondo l’umanità sta dimostrando quella fiducia che il Creatore ha dato all’uomo. Lui ha fiducia in noi e anche noi dobbiamo avere fiducia in Lui.
Abbiamo di fronte un futuro felice ma ognuno di noi deve agire con responsabilità nel riscoprire la propria dimensione umana nel rapporto con noi stessi, con i nostri familiari e amici, con il Creatore, per scoprire un nuovo umanesimo basato sulla fiducia.

Non dimentichiamoci tutti i doni che Lui ci ha fatto, quello del tempo, della felicità, non per ultimo il dono della la libertà, di cui adesso ci siamo privati volontariamente per proteggere un altro dono importante, la vita, nostra e degli altri. Insieme, avendo fiducia, ce la faremo.

IZZEDDIN ELZIR
Vicepresidente e fondatore della Scuola fiorentina per l’educazione al dialogo interreligioso e interculturale, dove ha portato la sua lunga esperienza nel costruire ponti tra le religioni, in particolare quelle abramitiche, per una convivenza pacifica e rispettosa con l’altro diverso da me.
Dal 2010 al 2018 Izzeddin Elzir è stato il presidente di UCOII – Unione delle comunità islamiche in Italia.
È stato tra i fondatori della Comunità Islamica di Firenze e Toscana, di cui è presidente dal 2001. È imam di Firenze e membro del Consiglio Stranieri del Comune di Firenze dal 2001.
Dal 2001 ha iniziato a operare come ministro islamico nella prigione di Sollicciano. Ha un’esperienza di 5 anni nella formazione del personale e degli ufficiali penitenziari sulla pratica religiosa islamica, i comportamenti e gli aspetti influenti dei ministri di culto islamici.
Izzeddin Elzir è membro del comitato scientifico della Synaxis Foundation. Da quando ha iniziato la sua attività come Imam, ha svolto un’intensa attività nel dialogo interreligioso e interculturale a livello locale, nazionale ed europeo.

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