“La solidarietà e il risveglio della coscienza umana” Messaggio dal Principe Hassan Bin Talal di Giordania

Pubblicato il 01.04.2020

La pubblicazione della riflessione che il Principe Hassan bin Talal di Giordania ha inviato al direttivo della Scuola fiorentina per il dialogo interreligioso e interculturale, ci dà l’occasione per trasmettere un messaggio da parte del nostro presidente Joseph Levi sulla difficile prova che l’umanità sta attraversando.

La Scuola fiorentina per l’educazione al dialogo interreligioso e interculturale – Florence School of Dialogue (FSD) ha ricevuto con gratitudine le riflessioni ed il messaggio di S.A.R. Principe Hassan bin Talal di Giordania del Regno Hashemita di Giordania, a proposito della crisi sanitaria legata al disagio globale del Coronavirus e le sue conseguenze mediche, economiche e sociali. 

Il Principe riflette su principi etici e morali legati alla crisi e delinea i valori fondamentali che dovranno servire all’umanità una volta superata la crisi. Essi includono il richiamo a una solidarietà globale dell’umanità alla luce di principi religiosi universali e modalità di vita e civiltà democratica che offrono rispetto all’altro, alle sue peculiarità, sensibilità e al suo stato religioso e sociale. Sensibilità universali che permetteranno di offrire servizio medico e inclusione sociale a tutte le persone, di qualunque nazione, religione o fascia sociale, permettendo di applicare globalmente i principi della solidarietà e misericordia verso chi soffre, la Sadaqa secondo il Corano (Tzedaka nella visione ebraica, Misericordia in quella cristiana). Il Principe richiama anche l’offrire attenzione alle giovani generazioni e alla loro ricerca di un senso e significato della vita, offrendo loro una formazione scientifica e umanistica, interessata al bene comune dell’intera società umana, nello sforzo globale di imparare a evitare future catastrofi di tale misura medica, sociale e umana. Questa crisi dovrebbe spingerci ad operare e valorizzare l’unità della nostra specie ed il bisogno di cogliere con rispetto tutti i membri dell’umanità, globale e diversificata allo stesso tempo, con una sua propria dignità. 

L’alta visione morale, culturale e religiosa del Principe Giordano ci stimola a rivalutare la nostra visione parziale della crisi attuale e trarne delle lezioni e il richiamo ad una sempre maggiore umanità nel nostro rapporto con gli altri. Dobbiamo imparare dalla storia, antica o recente, ad  approfondire la nostra visione inclusiva dell’umanità intera, sapendo valutare il contributo particolare di ogni persona e civiltà religiosa al destino e futuro morale, scientifico e religioso dell’umanità.

La scuola FSD riceve con gratitudine le riflessioni di S.A.R., condivisi con la visione e gli obiettivi della Scuola interreligiosa, e li offre al pubblico, secondo il desiderio del Principe Hassan bin Talal, per poter riflettere già da ora sui cambiamenti mentali necessari per disegnare ed immaginare insieme il mondo futuro del dopo la crisi del Coronavirus.

Di seguito alcune citazioni dall’articolo del Principe di Giordania Hassan bin Talal:  

“La nostra solidarietà con gli altri, come la compassione per gli ammalati e gli afflitti, deve inoltre nascere dalla nostra indole umana e dal nostro senso civico”

“L’intera umanità deve unirsi, coordinare i suoi sforzi e condividere le informazioni e il sapere per uscire da questa catastrofe che colpisce tutti noi senza distinzione alcuna tra ricchi e poveri, tra giovani e anziani, né tra etnie, razze e credenze”

“L’unica soluzione per qualsiasi crisi inizia dalla presa di coscienza degli uomini, dalla solidarietà e dal consolidamento del principio della sicurezza democratica.”

“Questi momenti sorprendentemente eccezionali rappresentano un’opportunità per essere umili e riconoscere i nostri limiti in quanto esseri umani, e la necessità di condividere lo sforzo per il bene comune ed il beneficio di tutti di creare solide dinamiche di interazione e ristabilire la fiducia tra il pubblico e i funzionari statali e non.”

“Ciascuno di noi è membro del mondo umano, nel quale abbiamo diritti e doveri che definiscono e determinano le nostre costituzioni e le nostre responsabilità, secondo il principio dell’uguaglianza.”

“Il nostro obiettivo è quello di cercare la pace interiore, in noi stessi e tra di noi. Tuttavia, la pace non significa solamente l’assenza di guerra. In altre parole, la pace implica anche uno stato di rinascimento e illuminazione”

“Oltre alla dimensione morale di questa crisi medici, pazienti e cittadini devono affrontare questa grave crisi come un esame, una prova – e allo stesso modo – aiutare a costruire società più immuni, che resistano a malattie e virus che potrebbero attaccare in futuro l’intero globo.

“Bisogna inoltre lavorare per sviluppare meglio una visione umana, orientata verso la scienza e la tecnologia che richiede di soddisfare le necessità dei poveri, degli emarginati sociali e in senso lato delle classi più deboli dei servizi e i prodotti come una priorità assoluta.”

“Inoltre, non dobbiamo dimenticare l’importanza di costruire una “immunità psicologica” e migliorare il livello di offerta dei servizi per la salute mentale, l’appoggio sociale per proteggere noi stessi e gli altri. L’integrazione armoniosa del corpo, la mente e l’ambiente circostante è la chiave per costruire una società più sana e sicura.”

“È necessario lavorare con tutti i mezzi tecnologici per diffondere la speranza e ricordare l’efficacia della fede che massimizza e rafforza le nostre credenze e la nostra umanità, anziché diffondere false notizie, pettegolezzi, retorica propagandistica e diffamazioni contro la sofferenza e il dolore del prossimo (…) Di conseguenza, in primis, deve prevalere il bene comune per salvaguardare l’integrità degli individui considerati come membri della collettività pubblica, in maniera che si possa ritornare alla sfera della legittimità e della normalità, una volta cessata la crisi.”

“Era necessario avere una forte scossa per svegliare la nostra coscienza umana e che ci facesse uscire dall’illusione della dominazione e della supremazia, unita al sentimento ingannevole dello sfruttamento del prossimo e del trascuramento della morale umana”